Sul piano scientifico scientifico le droghe sono definite da due caratteristiche: agiscono sull'organismo umano attraverso un meccanismo farmacologico provocando modifiche alle funzioni biologiche con delle reazioni chimiche e hanno la proprietà di modificare l'umore e il rapporto con altre persone.

Si può dire quindi che è definita droga qualsiasi sostanza che va ad alterare la percezione dei sensi del nostro corpo (vista, tatto, gusto, olfatto, udito) e conseguentemente modifica il nostro comportamento.

Spiegandolo semplicemente, dall'alba dei tempi la droga più famosa, la più usata e di uso comune è ad esempio il sale. Il sodio infatti, alterando la percezione del gusto ci fa sentire più “felici”.

In cucina la parola “droga” indicava infatti qualsiasi sostanza vegetale secca usata per dare maggior sapore a cibi o bevande.

Pepe, origano, cannella, vaniglia, noce moscata (quest'ultima se assunta in grandi quantità è addirittura tossica) oppure il tè, la camomilla, ed ovviamente il caffè ed il tabacco.

Tutte le spezie ed aromi sono sinonimo di droga.

Simpaticamente quindi, potremmo definire Marco Polo il primo pusher della storia perché è stato lui ad aprire la Via della Seta.

L'Uomo con l'andare del tempo però ha imparato come estrarre, modificare ed alterare queste sostanze naturali e a crearne chimicamente